A causa dell'elevato numero di incidenti stradali che si registrano in tutte le strade d'Europa soprattutto in questi ultimi anni, il problema della sicurezza stradale risulta essere un argomento di primaria importanza con il fine di tutelare nel miglior modo possibile il guidatore che per necessità si trova ad utilizzare un veicolo per strada. Per poter studiare meglio questo tipo di problema e trovare soluzioni che aumentino e migliorino la sicurezza e la capacità di guida uno degli strumenti più efficaci risulta essere sicuramente il simulatore di guida. Grazie all'elevato contenuto tecnologico presentato negli ultimi sistemi è possibile studiare il comportamento del guidatore quando viene coinvolto in prima persona nell'effettuare manovre estreme o di emergenza.
Tuttavia, nonostante il grande interesse dimostrato nei riguardi della sicurezza stradale, poco viene ancora fatto per l'addestramento di coloro che devono guidare un veicolo in sicurezza ed in particolar modo questo vale per i motocicli. Questo perchè un simulatore di guida motociclistico è un sistema altamente complesso che richiede tecnologie all'avanguardia, con le quali sia possibile riprodurre l'ambiente reale in uno spazio ristretto, controllato e sicuro al fine di ricreare le sensazioni reali nel guidatore che si trova immerso nella realtà virtuale.
Il primo modello di simulatore di guida motociclistico è stato presentato in Giappone già nel 1995 anche se con evidenti e rilevanti limiti intrinsecamente legati al concetto di prototipo. La sfida di realizzare un simulatore di guida nel quale sia possibile riprodurre in modo più reale possibile la dinamica del motociclo è stata accettata dal Motorcycle Dynamics Research Group dell'Università degli Studi di Padova che nel 2003 ha presentato il suo primo prototipo, il SafeBike. Questo progetto ha visto impegnate un'enorme quantità di risorse, da quelle intellettuali a quelle economiche, con il risultato di essere, nel 2010, uno dei simulatori di guida motociclistici più avanzati nel mondo.
Con il simulatore del MDRG è stato possibile estendere l'utilizzo dei motocicli in totale sicurezza anche al guidatore inesperto che per la prima volta si avvicina a questa realtà. Con studi dedicati appositamente allo studio delle reazioni di guida è stato possibile osservare il comportamento del guidatore nell'affrontare manovre particolari e situazioni di emergenza. In questo modo è possibile avere un riscontro sull'efficacia dei nuovi dispositivi di guida con i quali le moto vengono predisposte. Quindi oltre a studiare ed analizzare il comportamento dinamico del motociclo nelle condizioni volute con il simulatore è possibile osservare anche le reazioni di guida esibite dal guidatore. Tutto questo ha lo scopo di aumentare la sicurezza e le sensazioni di guida nei motocicli.
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Affinchè il simulatore di guida abbia una elevata capacità addestrativa esso deve essere in grado di trasmettere all'utente sensazioni simili a quelle sperimentate durante la guida di un motociclo reale. Per questo motivo il SafeBike è in grado di generare il movimento di rollio, di beccheggio, di imbardata, traslazione laterale ed il movimento dello sterzo. La movimentazione della struttura deve venire inserita in un contesto grafico che sia in grado si suscitare sensazioni visive adeguate e lo stesso vale per le sensazioni uditive. Tutto questo concorre nel ricreare nel guidatore le sensazioni delle accelerazioni più simili possibili alle condizioni di guida reali.
Il SafeBike è composto da: · una struttura (simulacro del motoveicolo) per il guidatore; · un sistema di attuatori per imprimere alla struttura le accelerazioni opportune; · un codice che consenta la simulazione in tempo reale del comportamento dinamico del motociclo; · un sistema di sensori per monitorare le azioni del guidatore; · un sistema di riproduzione visiva per rappresentare lo scenario del moto dal punto di vista del guidatore; Tutto ciò è gestito da due computer che acquisiscono i dati dei sensori, eseguono il programma di simulazione del comportamento dinamico del motociclo, gestiscono l'apparato di riproduzione visiva ed uditiva e comandano gli attuatori.
Da recenti studi effettuati nelle ultime versioni del simulatore è stato possibile osservare ed analizzare il comportamento di utenti inesperti, e non, in condizioni di utilizzo in ambiente urbano ed extraurbano. Per questo tipo di studio si utilizza il software prodotto dalla francese Eca Faros , grande esperta nel campo della simulazione dei veicoli al quale è stato integrato il modello matematico sviluppato dal MDRG. In questo modo è possibile avere a disposizione l?intera telemetria di tutti i canali di acquisizione del sistema ed osservare, studiare ed interpretare i comportamenti fisici registrati con una videocamera ad alta definizione che riprende per intero la spazio dove è situata l?intera struttura.
Sempre con lo stesso simulatore è possibile effettuare anche studi rivolti alle competizioni. Essendo in grado di ricavare le caratteristiche geometriche ed inerziali di un motociclo è possibile introdurre i dati nel software del simulatore e studiarne il comportamento in pista grazie al software realizzato specificatamente. Si riesce così a trovare il setting migliore dei parametri in modo veloce ed efficacie.